Bassa riserva ovarica
A Tambre applichiamo i trattamenti più innovativi per affrontare la bassa riserva ovarica e la bassa risposta ovarica.
Hai bisogno di un secondo parere medico?
Come trattiamo la bassa riserva ovarica?
Grazie alla stimolazione ovarica personalizzata o alla riattivazione degli ovociti con plasma ricco di piastrine (PRP), possiamo ottenere un maggior numero di ovociti e ottimizzare così le vostre possibilità di gravidanza.
Cos'è la bassa riserva ovarica?
La bassa riserva ovarica è la diminuzione del numero di ovociti disponibili nell’ovaio.
Sappiamo che la riserva ovarica è determinata fin dalla nascita e diminuisce nel corso della vita, fino al suo esaurimento definitivo con la menopausa. Gli ovociti migliori sono quelli che vengono rilasciati quando la donna ha tra i 20 ed i 30 anni. A partire dai 35 anni, il calo diventa molto pronunciato, e, a 40 anni, le probabilità di gravidanza naturale sono inferiori al 5%, non solo perché ci sono meno ovociti, ma anche perché sono di qualità inferiore. Pertanto, l’età è la causa principale della bassa riserva ovarica.
Può però verificarsi anche prematuramente in età precoce a causa di diversi fattori (endometriosi, fattori genetici, precedenti interventi alle ovaie, trattamenti radio o chemioterapici, ecc.).
Una bassa riserva ovarica non significa solo una diminuzione della probabilità di ottenere una gravidanza spontanea, ma anche di ottenere una bassa risposta ai trattamenti di stimolazione ovarica.
Cos'è una bassa risposta ovarica?
Si parla di paziente con una risposta ovarica bassa quando, dopo un trattamento di stimolazione ovarica sono stati ottenuti 3 o meno ovociti, oppure quando presenta una variazione dei parametri della riserva ovarica:
Diminuzione dei livelli ematici dell’ormone antimulleriano (AMH) inferiore a 5 – 1,1 ng/ml. L’AMH è un ormone prodotto dai follicoli ovarici e il suo livello nel sangue fornisce un’indicazione del numero di ovociti rimasti nelle ovaie.
Bassa conta dei follicoli antrali, osservata mediante ecografia transvaginale. I follicoli antrali sono piccole sacche piene di liquido che si trovano nelle ovaie. Ogni follicolo antrale contiene un uovo che ha il potenziale per maturare durante il ciclo mestruale.
Esistono anche altri test ormonali complementari che possono aiutarci a diagnosticare una bassa riserva ovarica:
- L’ormone follicolo-stimolante (FSH) agisce sulle ovaie ed è responsabile della stimolazione della crescita dei follicoli. Quando la riserva ovarica è bassa, il livello di questo ormone aumenta per cercare di attivare l’ovaio. Un valore superiore a 10, nella prima fase del ciclo (dal giorno 1 al giorno 5) indica che il deposito comincia ad essere basso.
- L’estradiolo viene rilasciato dai follicoli attivi. Il suo livello ci dà un’idea della riserva ovarica. Un livello di estradiolo superiore a 70 ng/ml nella fase iniziale del ciclo indica una possibile riserva ovarica bassa.
- L’ormone luteinizzante (LH) è responsabile della selezione dei follicoli e dell’attivazione dell’ovulazione. Valori anormalmente alti possono indicare diversi disturbi, tra cui problemi nella riserva ovarica.
Diagnosi personalizzata
A Tambre sviluppiamo trattamenti personalizzati per ottimizzare le possibilità di gravidanza.
L’importanza di identificare la causa
A Tambre cerchiamo di scoprire il motivo della bassa riserva ovarica o della bassa risposta ovarica, poiché, identificando la causa, possiamo stabilire una strategia di trattamento adeguata per ottenere un maggior numero di ovociti e, quindi, una gravidanza.
I fattori che influenzano la bassa riserva ovarica e la bassa risposta ovarica sono:
Età
Più si invecchia, minore è la riserva ovarica, minore è la qualità degli ovociti e peggiore è la risposta ai trattamenti ormonali. Se la paziente ha più di 40 anni, questa potrebbe essere la causa principale.
Autoimmunità
A volte il sistema immunitario del corpo attacca le ovaie, considerandole estranee. Il danno causato dagli anticorpi può portare ad un invecchiamento precoce delle ovaie.
Endometriosi
Questa malattia progressiva consiste nella crescita dell’endometrio (tessuto che riveste l’interno dell’utero) verso gli organi riproduttivi, come le ovaie, riducendo così la riserva di ovuli.
Malattie genetiche
Se alcuni test genetici, come il cariotipo o la sindrome del cromosoma X fragile, risultano positivi, conosciamo l’origine dell’infertilità e, inoltre, possiamo evitare che il bambino nasca con un’infermità genetica realizzando la diagnostica genetica dell’embrione (DGP).
Procedure personalizzate di stimolazione ovarica
A Tambre, a seconda delle cause e delle circostanze particolari di ciascuna paziente, possiamo sviluppare diverse procedure, al fine di ottenere il maggior numero possibile di ovociti che ci permettano di migliorare la prognosi della gravidanza nelle pazienti con bassa riserva ovarica o bassa risposta ovarica:
Possiamo programmare diversi cicli di stimolazione personalizzata per accumulare ovociti che vitrifichiamo fino ad ottenere un numero adeguato di ovociti, come quello di una paziente “normo responder”. Ciò aumenta la probabilità di ottenere, attraverso la fecondazione in vitro, un embrione di buona qualità che, quando sarà il momento, potremo trasferire. Poiché la paziente viene sottoposta a diverse stimolazioni, ma viene effettuato un solo trasferimento embrionale, i tempi ed i costi economici del trattamento sono ridotti.
Un’altra procedura con cui possiamo ottenere un accumulo di ovociti consiste nell’eseguire una doppia stimolazione, ovvero eseguire una stimolazione con prelievo di ovociti e, subito dopo, nella fase luteinica, proseguendo con una seconda stimolazione, che ci permetterebbe di eseguire due stimolazioni ovariche con due raccolte di ovuli nello stesso ciclo mestruale. Allo stesso modo, possiamo ricorrere alle tecniche di vitrificazione e fecondazione in vitro per ottenere un embrione di buona qualità, in meno tempo.
Se non è possibile aumentare la risposta ovarica con altre strategie, possiamo ricorrere alla riattivazione ovarica (detta anche ringiovanimento ovarico). Bisogna tenere conto che, nonostante la paziente abbia una bassa risposta, possiede una riserva di ovociti residui che non possono essere attivati con i farmaci oggi disponibili. In questi casi possiamo provare a riattivare gli ovociti dormienti, attraverso la somministrazione intraovarica del plasma ricco di piastrine (PRP) della paziente per migliorare la risposta ovarica. Questa tecnica è particolarmente vantaggiosa nelle pazienti giovani che hanno ancora il ciclo mestruale.
Cosa succede se la qualità degli ovociti non è buona?
A Tambre il nostro obiettivo è migliorare la prognosi delle pazienti con bassa riserva e bassa risposta ovarica. Attraverso diverse strategie, trattamenti e tecnologie avanzate possiamo ottenere più ovociti, ma è importante sottolineare che non ne viene migliorata la qualità. Pertanto, in caso di scarsa qualità degli ovuli, si ritiene che alternative, come la donazione di ovociti o la donazione di embrioni, abbiano maggiori possibilità di dar luogo a una gravidanza vitale.
Per la tua sicurezza, a Tambre disponiamo delle nostre banche di ovociti e sperma, che offrono tutte le garanzie e la sicurezza.
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