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Benedetta e Jili sono in dolce attesa!

Benedetta, Jili, Esther Marbán

Benedetta e Jili sono venute alla Clinica Tambre dall’Italia per realizzare il loro sogno di essere mamme. Tre anni fa decisero di formare una famiglia e dal primo momento sapevano che sarebbe stato grazie al metodo ROPA.

In cosa consiste il metodo ROPA?

Per coloro che non lo sanno, questa tecnica, conosciuta anche come ricezione di ovociti dalla partner, è una tecnica di Riproduzione Assistita esclusiva per le coppie di donne. L’obiettivo è quello di far partecipare entrambe alla maternità in maniera attiva. Una delle donne sarà la donatrice (perchè fornisce gli ovuli) e l’altra li riceverà e sarà la gestante.

Benedetta e Jili conoscevano già il procedimento prima di arrivare a Tambre. Jili, di origini cinesi, sapeva del metodo ROPA. Benedetta, invece, non ricorda come ne è venuta a conoscenza ma afferma che: “Ho sempre detto che se avessi avuto dei figli, sarebbe stato in questo modo.”

Come vi siete sentite nella Clinica Tambre?

Quando iniziarono a cercare informazioni sul trattamento, videro Clinica Tambre su Facebook e inviarono la richiesta. Non avevano nessun tipo di aspettativa ma, alla fine, ci hanno scelto. “Ci siamo subito innamorate della clinica dopo il primo consulto e abbiamo detto: è questa.”

Il suo primo contatto con Tambre è stato positivo perche l’équipe di Assistenza al Paziente è stata molto esaustiva con loro. In altri centri le avevano detto di trasferire tre embrioni invece di trasferirne uno solo e, inoltre, alcuni le hanno consigliato un aborto selettivo. A seguito di tali risposte, hanno trovato in Tambre un gran sostegno.

L’ambiente è piaciuto molto “sembra un piccolo hotel, non un ospedale”, dicono. Secondo loro, nella clinica è tutto molto curato e si presta attenzione alla privacy. Dal punto di vista medico sono molto soddisfatte perchè sono sempre stati risolti tutti i loro dubbi e si sono sentite sempre sostenute al massimo. Le pazienti che scelgono la riproduzione transnazionale hanno bisogno di creare un vincolo di sicurezza con la clinica. La coppia crede che stando lontane si è più ansiose, ma si sono tranquilizzate sempre perchè le dott.sse rispondevano sempre in modo conciso e veloce ai messaggi.

Che consigli volete dare?

Benedetta e Jili non volevano andarsene senza prima dare un consiglio a tutte quelle donne che vogliono iniziare un trattamento in un paese che non è il loro. Loro, dopo la loro esperienza, consigliano di venire in Spagna. Molti ginecologi hanno detto a Benedetta che il nostro paese è la destinazione migliore per quanto riguarda la qualità dei laboratori e il livello dei professionisti.

Inoltre, consigliano di non risparmiare sul trattamento poiché l’importante è che sia un trattamento di qualità in un centro che dia sensazioni positive. “Se l’istinto ti dice che una clinica ti fa sentire bene, allora è quella”, dice Benedetta.

Da poco abbiamo scoperto che Benedetta è incinta e non possiamo essere più felici. Da Madrid le auguriamo tutta la fortuna del mondo e speriamo che tutto vada bene. Sicuramente le rivedremo, visto che Jili non vuole un solo figlio, ma tre!