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Molti dei pazienti che decidono di affidarsi a noi per poter ampliare le loro famiglie, ci hanno confessato di averci scelto per l’ampia gamma di servizi che offriamo presso il nostro centro. Ciò permette ai pazienti di ricevere una diagnosi completa sin dall’inizio evitando ulteriori spostamenti in altre cliniche. Tra i diversi esami che vengono effettuati, vi è l’analisi biochimica del plasma seminale. Se sei curiosa/o di sapere a cosa serve questo esame e come lo eseguiamo presso la Clinica Tambre, continua a leggere!
Che cos’è il plasma seminale?
Il plasma seminale è il risultato complessivo delle secrezioni dell’epididimo e delle ghiandole accessorie ossia le vescicole seminali, la prostata, le ghiandole bulbouretrali de Cowper e le ghiandole di Littre. Per ottenere il plasma dell’eiaculato, i biologi del nostro laboratorio separano il sedimento (spermatozoi) tramite una tecnica di centrifugazione. In questo modo, ciò che rimane è un liquido che chiamiamo plasma.
Il plasma seminale contiene componenti specifici di ciascuna ghiandola, utilizzati como marcatori biochimici della loro funzione. Questi marcatori sono il citrato (componente della prostata), il fruttosio (legato alle vescicole seminali) e la maltasi (alfa-glicosidasi), presente nell’epididimo.
Che cos’è la biochimica del plasma seminale?
I test biochimici del plasma seminale consistono nel determinare i valori dei componenti sopracitati (citrato, fruttosio e maltasi) nel campione. A tal fine, l’équipe del laboratorio di andrologia utilizza, da un lato, una serie de reagenti che aiutano a ottenere tali determinazioni e, dall’altro, una “macchina” chiamata A15.
BioSystems A15 è un analizzatore automatico che fornisce una diagnostica in vitro ad accesso aleatorio ed è progettato per eseguire test clinici di biochimica e di turbidimetria. L’analizzatore effettua le analisi paziente per paziente e consente l’inserimento continuo dei campioni. Il processo è relativamente rapido, poiché i biologi ottengono i risultati rilevanti subito dopo ogni misurazione.
Il possibile ritardo di questa tecnica deriva dalla necessità di lasciare il campione a temperatura ambiente per circa 30 minuti nel caso in cui questo è stato precedentemente congelato. Ciò dimostra che l’analisi biochimica del plasma seminale può essere eseguita sia su campioni freschi che su quelli conservati, a condizione che venga seguito il protocollo di scongelamento.
Perché questo test non viene eseguito in tutte le cliniche?
La maggior parte dei centri di riproduzione assistita non esegue esami come quello della biochimica del plasma nei propri laboratori a causa di una serie di limitazioni. In primo luogo, non tutti i professionisti della biologia sono abituati ad eseguire su base giornaliera questo tipo di tecnica diagnostica. Presso la Clinica Tambre, ad esempio, possiamo contare su un’equipe con esperienza in quest’ambito e inoltre, è una tecnica che viene insegnata nel programma di formazione TambreLab per i futuri professionisti della biologia nell’ambito della riproduzione assistita.
Analogamente e come menzionato anteriormente, non tutte le cliniche di fertilità dispongono delle infrastrutture, attrezzature e tecnologie necessarie per eseguire test diagnostici di questo tipo come nel caso dell’analizzatore A15.
Infine, è essenziale che l’equipe clinica disponga di un’unità di urologia per interpretare i risultati della biochimica del plasma seminale. Presso la Clinica Tambre possiamo contare sul Dott. Ricardo García Navas che, in qualità urologo, spiegherà i risultati al paziente e, di conseguenza, affronterà il caso nel modo più efficiente qualora i risultati non rientrino nel range richiesto.
Ai fini pratici, cosa fornisce la biochimica del plasma seminale?
Come spiegato all’inizio dell’articolo, ogni componente che viene analizzato nell’analisi biochimica del plasma seminale è legato ad una delle ghiandole del sistema riproduttivo maschile. A tal fine, se la determinazione del citrato non è nella norma significa che qualcosa non va a livello della prostata, se i valori del fruttosio non sono quelli sperati, può esserci un problema con le vescicole seminali e se i risultati della maltasi risultano alterati, potrebbe trattarsi di una patologia dell’epididimo.
L’analisi della biochimica del plasma seminale è molto utile per integrare altri studi riguardanti la fertilità maschile come ad esempio, lo spermiogramma. Più completo sarà lo studio del fattore maschile, meno cicli verranno effettuati invano in quanto i professionisti della riproduzione assistita sapranno sin dall’inizio le modalità di trattamento più efficienti.